HomeNotizie
Leggi razziali, il silenzio dei conniventi
Le due facce della pagina più nera nella nostra storia unitaria: nel 1938 gli italiani aderirono senza troppi scrupoli alla discriminazione anti-ebraica, dopo il '43 molti cercarono di ostacolare la deportazione
Se è vero che gli anniversari servono non solo a celebrare le glorie passate, ma anche a interrogarsi sui momenti bui e sulle pagine nere, allora l'Italia del 2018 non potrà fare a meno di riflettere, ottanta anni dopo, sulla vicenda più vergognosa della sua storia unitaria: la legislazione antisemita varata dal regime fascista fra l'estate e l'autunno del 1938. Un dispositivo che di colpo, e senza apparente motivo, trasformava i circa 47.000 ebrei italiani in cittadini di serie B, negando loro, fra l'altro, l'accesso alle cariche pubbliche e all'insegnamento, limitandone le attività economiche e vietando i matrimoni misti.
[continua a leggere su La Stampa del 08/01/2018]
Tags: antisemitismo, fascismo, Italia, leggi razziali