Un giorno d’assenza all’asilo non dovrebbe destare chissà quanti problemi: eppure, la figlia della protagonista di questo articolo ha avuto una strana punizione dalla maestra. Ecco cosa è successo.
Chrissy, madre americana e nota content creator (@singingsweety05_ugc), ha suscitato un acceso dibattito sui social dopo aver denunciato il carico eccessivo di compiti assegnato alla figlia Jillian per un solo giorno di assenza dall’asilo, o kindergarten. Nel filmato, la donna, che sembra davvero incredula dalla sua voce, mostra una pila di 10 pagine di compiti assegnati alla bambina, chiedendo: “Succede anche a voi? È normale tutto questo?”
Chrissy, in particolare, racconta che la piccola Jillian aveva perso un giorno di scuola a causa di un mal d’orecchie e si era ritrovata con una mole di lavoro inaspettata. Mostrando i fogli alla telecamera, dice: “Guardate tutto questo! È assurdo. È piccola, un giorno di assenza e deve completare questo prima di tornare in classe domani“. La pila di fogli comprende esercizi di scrittura, numeri e attività varie, che secondo Chrissy sono esagerati per l’età della figlia. In effetti, dieci fogli sono davvero tanti per una bambina che non è nemmeno arrivata alla scuola elementare, e, soprattutto, l’idea di una punizione per un solo giorno d’assenza, tra l’altro giustificato, dato che la piccola soffriva di un dolore alle orecchie, potrebbe essere troppo severa.
La punizione della maestra d’asilo della figlia è troppo severa: la testimonianza di una madre arrabbiata
Il video ha scatenato un’ondata di reazioni tra i genitori, molti dei quali hanno condiviso esperienze simili, lamentando la crescente pressione sulle spalle dei più piccoli. “È una scuola dell’infanzia, non l’università” commenta Chrissy nel video, esprimendo preoccupazione per un sistema educativo che sembra chiedere troppo ai bambini in età prescolare. Nonostante abbia disattivato i commenti sul post per evitare polemiche dirette, il video ha raccolto migliaia di like, dimostrando quanto il tema sia sentito da molte famiglie. Alcuni genitori si sono uniti alla discussione su altre piattaforme, sostenendo che il sistema scolastico dovrebbe concentrarsi più sull’apprendimento naturale e meno sulla produttività.
La denuncia di Chrissy ha portato alla luce un tema di interesse più ampio: il bilanciamento tra apprendimento e benessere. Mentre alcuni difendono l’importanza di insegnare disciplina e continuità fin dalla tenera età, altri ritengono che un carico eccessivo di lavoro possa risultare dannoso, togliendo il piacere di imparare e generando stress inutile. Chrissy conclude il suo video con una riflessione: “Non sto dicendo che non debbano imparare, ma c’è un limite. Questo non è un approccio educativo, è semplicemente troppo“. Il caso ha acceso il dibattito: il carico di compiti per i bambini così piccoli è davvero utile, o rischia di trasformarsi in un peso controproducente? Una domanda che merita attenzione da parte di genitori, educatori e specialisti.